NEWMAN J.H., Aprire il cuore alla verità. Tredici sermoni scelti da lui stesso.

(Titolo originale: Realizations: Newman’s Own Selection of his Sermons (1964 e 2009). A cura di V. F. Blehl, Prefazione di M. Spark, Traduzione dall’inglese di L. Congiu, Edizioni Lindau Collana «I Pellicani», Torino 2010, pp. 256 , ISBN 978-88-7180-883-3. Dalla Prefazione di Muriel Spark (1918-2006)

Negli ultimi dodici anni, nei momenti in cui sentivo che la mia mente era congestionata dalle troppe voci che ascoltava, inclusa la mia, mi sono rivolta ai sermoni pronunciati da John Henry Newman di fronte agli studenti di Oxford quand’era parroco della chiesa di St Mary. A detta di tutti, la sua voce dal pulpito possedeva un fascino veramente speciale. Sono sicura che, da centovent’anni a questa parte, nulla di tale fascino sia andato perduto e anzi che, col passar del tempo, esso sia ulteriormente cresciuto: infatti, se c’è un tratto comune che emerge dagli scritti di Newman è che hanno tutti una «voce», una voce che è sua e di nessun altro. E, perlomeno per me, questa voce non manca mai di risuonare con eccezionale intensità dalle sue pagine, per quanto vecchio e ammuffito sia il libro che le contiene.

Dall’Introduzione di padre Vincent Ferrer Blehl

Leggere sermoni è passato di moda, leggere quelli di Newman no. Essi rientrano tra i brani proposti ai monaci francesi durante le letture che scandiscono i loro pasti in refettorio, e i fautori dell’ecumenismo vi trovano un terreno comune. Scritti e pronunciati quando l’autore era ancora anglicano, questi sermoni sono così profondamente cattolici che furono ripubblicati molto tempo dopo la sua conversione al cattolicesimo senza che vi fosse quasi bisogno di apportarvi correzioni. (…) Newman era convinto che le persone si sarebbero appassionate ai suoi sermoni leggendo i migliori di essi. Quest’antologia è basata su tale premessa. Essa contiene infatti quelli che egli stesso, in una lettera ad Ambrose St. John del 26 gennaio 1846, definì i suoi sermoni migliori.
Il gesuita Vincent Ferrer Blehl (1921-2001) è stato il postulatore della causa di canonizzazione di John Henry Newman, nonché l’autore di numerosi libri e articoli sulla sua vita e le sue opere.