Questo è il nostro Salvatore risorto, in se stesso e nei nostri confronti: concepito di Spirito santo, santo fin dal grembo materno, morto rifuggendo la corruzione, risorto il terzo giorno in forza della sua stessa vita intrinseca; esaltato come Figlio di Dio e Figlio dell’uomo per fare risorgere anche noi dopo di lui, ci colma in modo incomprensibile con la sua natura immortale, finché diventiamo come lui, ci riempie di una vita spirituale che può purgare il veleno dell’albero della conoscenza e restituirci a Dio. Che meravigliosa opera della grazia! Impiegabile che Adamo dovesse essere la nostra morte, ma ancora più inspiegabile, e oltremodo misericordioso, che Dio stesso dovesse essere la nostra vita, per mezzo di quel tabernacolo umano che egli aveva assunto su di sé.
O giorno beato della risurrezione, che nei tempi antichi era chiamato « regina dei giorni di festa » e suscitò fra i cristiani un ansioso, anzi polemico scrupolo di onorarlo debitamente! Giorno beato, che una volta venne trascorso solo nel dolore, quando Cristo risorse davvero e i discepoli non vi credettero; da allora, però, è un giorno di gioia per la fede e l’amore della Chiesa! Nei tempi antichi in tutto il mondo i cristiani lo aprivano con un saluto del mattino. Ciascuno diceva al suo vicino: «Cristo è risorto!», e il vicino rispondeva: «Cristo è davvero risorto ed è apparso a Simone ! ». Persino per Simone, il discepolo pauroso che lo rinnegò tre volte, Cristo è risorto. Persino per noi, che tanto tempo fa abbiamo promesso di obbedirgli e da allora lo abbiamo tante volte rinnegato davanti agli uomini, tante volte abbiamo preso le parti del peccato e seguito il mondo, quando Cristo ci chiamava per un’altra strada. «Cristo è davvero risorto ed è apparso a Simone!»: Cristo è apparso a Simon Pietro, l’apostolo amato su cui è costruita la Chiesa. Egli è apparso prima di tutto alla sua santa Chiesa e nella Chiesa egli dispensa benedizioni, che il mondo non conosce. Sarebbero beati se conoscessero le loro benedizioni coloro ai quali è consentito, come lo è a noi, settimana dopo settimana, giorno di festa dopo giorno di festa, di cercare e trovare in questa santa Chiesa il Salvatore delle loro anime!
Beato John Henry Newman, estratto dal sermone della Domenica di Pasqua 3 aprile 1831, PPS II, 13: “Christ, a Quickening Spirit”