Corpus Domini
Tu, o mio Dio, che ci hai fatti, ben sai
che nulla può appagarci all’infuori di te,
ed è per questo che hai voluto darci te stesso
in nutrimento e bevanda. È, questo,
Tu, o mio Dio, che ci hai fatti, ben sai
che nulla può appagarci all’infuori di te,
ed è per questo che hai voluto darci te stesso
in nutrimento e bevanda. È, questo,
O giorno memorabile! Gli apostoli, per quanto prima sentissero ben diversamente, ora che quel giorno è venuto, la pensano così. Quando stava per arrivare lo temevano. Non lo potevano considerare se non sotto l’aspetto d’una grande privazione; ma ora noi leggiamo che se ne tornarono a Gerusalemme «ripieni di gioia grande». E il giorno del trionfo.
Per esaminare l’idea di preghiera in Newman come forma di esercizio spirituale o formazione spirituale, occorre inserire il tema nel più ampio contesto di tutto il suo insegnamento. Molti testi trattano aspetti del suo pensiero teologico, ma Newman non è soltanto un teologo nel senso moderno del termine. È anche un teologo nel senso attribuito alla parola durante i primi secoli cristiani, quando il teologo era una persona che cercava Dio attraverso una meditazione orante delle Scritture. Non solo un pensatore, dunque, ma un cercatore di Dio.
«Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore che non le sarà tolta» (Lc 10,42).
Ogni parola di Cristo è buona; essa ha il suo compito e il suo scopo e non cade a terra. Non è possibile che abbia pronunziato parole effimere egli che è la Parola di Dio, esprimente, secondo la sua benevolenza, i consigli profondi e la volontà santa di colui che è invisibile. Ogni parola di Cristo è buona.
Prof. Graziano Borgonovo
«Ecco il carisma di Wojtyla: è un Papa affascinato da Dio in ragione dell’uomo e affascinato dall’uomo in ragione di Dio». Così P. Tadeusz Stycze?, suo successore all’Università di Lublino, ha caratterizzato, alcuni anni fa, il cuore della personalità di Giovanni Paolo II, da domenica scorsa, 1° maggio 2011, Domenica della Divina Misericordia, Beato della Chiesa Cattolica. Affascinato da Dio,
Roma, maggio 2011
Cari amici di Newman,
lo scorso anno ha avuto luogo la tanto attesa beatificazione di John Henry Newman. Cosa potremmo imparare dal nuovo Beato? Perché è stato proclamato beato? Che significato ha per il nostro tempo?
Si potrebbero dare molte risposte a queste domande. Il
Se tale era la sua maestà visibile, mentre era ancora soggetto alla tentazione, all’infermità e al dolore, molto più abbondante fu la manifestazione della sua divinità quando risorse dai morti. Allora l’essenza divina scaturì, per così dire, da ogni lato, e circondò la sua umanità come in una nube di gloria.
Ora vi chiedo di considerare che quel volto, colpito senza pietà, era il volto di Dio stesso, con la fronte insanguinata per le spine, il santo corpo, esposto alla vista e lacerato dal flagello, le mani inchiodate alla croce e, poi,
Ecco lo stile e il tono da re con cui gli angeli parlano agli uomini, anche se questi uomini sono apostoli; tono di chi, non avendo mai peccato, dall’alto della sua dignità sublime parla a uomini che hanno peccato. Non però questo è il tono di coloro che Cristo ha mandati; poiché le persone da lui designate sono vostri fratelli e nient’altro – figli di Adamo, figli della vostra natura, uguali a voi per natura e diversi soltanto nella grazia – uomini, al pari di voi, esposti alle tentazioni, alle medesime tentazioni,
Una rilettura del romanzo “Callista”
di Bernadette Waterman
Università di Dallas, Texas
John Henry Newman e il romanzo. Il beato inglese non è un maestro del genere – anche se c’è chi lo ha proposto come patrono dei romanzieri – ma nel suo Callista (1885) offre ai lettori una visione di cristiana eroica resistenza al male.
Callista rispecchia la lotta perenne della Chiesa militante contro l’anticristo. Newman scrive: “Proprio come i modelli di Cristo precedettero quest’ultimo, così fanno le ombre dell’anticristo (…) Ogni epoca contiene in sé