Prof. Joseph Carola S.I., Newman e Roma
In un “Giorno di ritiro con il Santo John Henry Newman”
In un “Giorno di ritiro con il Santo John Henry Newman”
La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta (Gv 1,5).
Di tutti i pensieri che sorgono nella mente quando contempliamo la vita del Signore Gesù Cristo sulla terra, nessuno forse è più impressionante e avvincente di quello riguardante l’oscurità da cui fu circondato. Non mi riferisco alla sua oscura condizione, derivante dal suo essere umile; mi riferisco al nascondimento che lo avvolse e al segreto sulla sua identità che egli mantenne.
Cristo … venne a dare a tutte le cose un inizio nuovo e migliore di quello che non fosse stato Adamo, e ad essere una scaturigine donde, da allora in poi, sgorgasse ogni bene …
Sr. Birgit Dechant, F.S.O.
“Dalla nostra fede in Cristo fattosi povero, e sempre vicino ai poveri e agli esclusi, deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei più abbandonati della società” (Papa Francesco, Evangelii gaudium, n. 186).a>
Queste parole di Papa Francesco nella sua Esortazione apostolica Evangelii gaudium possono essere facilmente applicate al lavoro del beato John Henry Newman e, in particolar modo, al suo lavoro con i poveri di Littlemore.
Cari amici di Newman,
Papa Francesco, tre giorni dopo la sua elezione al soglio di Pietro, in occasione di un’udienza con i rappresentanti dei mezzi di comunicazione, sottolineò che desiderava „una Chiesa povera e per i poveri“. Nella sua Esortazione apostolica Evangelii gaudium ha motivato la sua opzione con queste parole: „Ogni cristiano e ogni comunità sono chiamati ad essere strumenti
Mio Signore e mio salvatore,
mi sento sicuro fra le tue braccia.
Se tu mi custodisci, non ho nulla da temere;
ma se mi abbandoni, non ho più nulla da sperare.
«Ora che avete conosciuto Dio, anzi da lui siete stati conosciuti, come potete rivolgervi di nuovo a quei deboli e miserabili elementi, ai quali di nuovo come un tempo volete servire?» (Gal 4,9)
È una dottrina – com’è noto – ricorrente in S. Paolo e negli altri autori sacri, che il Nuovo Testamento evangelico ha sostituito la Legge giudaica con tutti i suoi ordinamenti, e che nel battesimo i credenti, sia giudei che di tutte le genti, vengono riscattati per mezzo di Gesù Cristo da ogni elemento del mondo, compresa la Legge giudaica, che non ha quindi più potere su di loro. Questa dottrina di S. Paolo si trova nel testo
Tutte le generazioni l’hanno chiamata beata. Cominciò l’angelo, che le disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te, benedetta tu fra tutte le donne». E ancora: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
La nascita del nostro Salvatore nella carne è il pegno e l’inizio della nostra nascita nello Spirito; E’ una figura, una promessa, una garanzia della nostra nuova nascita e realizza ciò che promette. Con il nostro Signore Gesù siamo nati anche noi e la nostra vita scaturisce dalla sua morte. Come egli è Figlio di Dio per natura, così noi siamo figli di Dio per grazia, ed è Cristo che ci ha resi tali. Egli è il « santificatore », noi i « santificati », e abbiamo origine da uno solo. Dio santifica gli angeli, ma in questo caso il creatore e la creatura non hanno origine da uno solo. Ma noi abbiamo col Figlio di Dio origine da uno solo;
Maria « Virgo purissima »: la più pura fra le vergini
Con « Immacolata Concezione » della santa vergine si intende la grande verità rivelata secondo la quale Maria fu concepita senza peccato originale nel grembo della madre sua, sant’Anna. Fin dalla caduta di Adamo, l’umanità intera,