Lo stato dell’innocenza

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IL NATALE

Lo stato dei nostri progenitori che, quando usci­rono dalle mani di Dio, erano « semplici », « molto buoni », sollecita la nostra attenzione e la nostra simpatia, sebbene noi, loro discendenti, siamo molto cambiati. Da allora la nostra natura è passata attra­verso molte avventure, ha conosciuto grandi mali e beni ancora maggiori.

Segni nei cieli.

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Un giorno le luci del cielo saranno segni; un giorno anche i fatti delle nazioni saranno segni. Per­ché, allora, è superstizione guardare ad essi? Non lo è. Può darsi che ci sbagliamo riguardo ai dettagli su cui ci basiamo, e può darsi che, nel fare questo, mo­striamo la nostra ignoranza.

Il “Biglietto Speech” di John Henry Newman

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La ringrazio, Monsignore, per la participazione dell’alto onore che il Santo Padre si è degnato di conferire sulla mia umile persona (parole pronunciate da Newman in italiano) e se Le chiedo il permesso di continuare il mio discorso non nella Sua lingua così musicale, ma nella mia cara lingua materna, è perché in questa posso esprimere meglio ciò che sento all’annuncio che Lei mi ha comunicato.

Vorrei anzitutto esprimere lo stupore e la profonda gratitudine che ho provato e che ancora provo per la magnanimità e l’amore del Santo Padre per avermi prescelto ad un onore così immenso. È stata davvero una grande sorpresa. Non mi era mai passato per la mente di esserne degno e mi è sembrato così in contrasto con le vicende della mia vita. Ho dovuto passare attraverso molte prove, ma avvicinandomi ormai alla fine di tutto, mi sentivo in pace. Tuttavia non è forse possibile che io sia vissuto tanti anni proprio per vedere questo giorno? Difficile anche pensare come avrei potuto affrontare una tale emozione se il Santo Padre non avesse compiuto un ulteriore gesto di magnanimità nei miei confronti, mostrando così

La risurrezione

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Dio solo. Tommaso gli disse: «Mio Signore e mio Dio» (Gv 20,28)
1. Io ti adoro con Tommaso, o mio Dio, e se, come lui, ho pecca­to per incredulità, ti adoro ancor più profondamente. Ti adoro co­me il solo adorabile. Ti adoro come più glorioso nel tuo abbassamento, disprezzato dagli uomini, di quello che non lo sii, ossequiato dagli angeli. Deus meus et omnia, mio Dio e mio tutto. Possedere te vuol dire possedere tutto. Signore donati a me.

L’incarnazione, Mistero di grazia

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Che ogni nuovo Natale ci trovi sempre più simili a colui che, in questo tempo, è divenuto un bambino per amor nostro; che ogni nuovo Natale ci trovi più semplici, più umili, più santi, più caritatevoli, più rassegnati, più lieti, più pieni di Dio.

Newman parla su San Paolo

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Parlando ai Corinzi, san Paolo ci fa comprendere che la fede, al più, fa un eroe, ma è l’amore che fa un santo; la fede può farci superare l’attrazione del mondo, ma l’amore ci porta dinanzi al trono di Dio; la fede ci può rendere sereni, ma l’amore ci rende felici.

Breve via verso la perfezione

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Pensiamo al significato della parola: perfezione. Essa no è, nè un esercizio straordinario, nè qualche cosa di insolito, nè qualche cosa che sia in modo particolare eroico, giacchè non tutti hanno occasione di fare azioni eroiche, nè tutti sono in grado di sopportare eroici dolori; ma il senso di questa parola è quello che le si attribuisce naturalmente e generalmente.