Il tuo sacrificio, o Signore,
non poteva essere scordato.
Non doveva, non poteva essere un avvenimento
qualunque nella storia del mondo; un atto compiuto
e passato di cui non rimanessero nel presente
altro che conseguenze oscure e non riconosciute.
Perciò tu, quantunque asceso al cielo,
rinnovi e perpetui il tuo sacrifìcio
fino alla consumazione di tutte le cose:
questa notizia non solo ci commuove
e ci riempie di gioia,
quale testimonianza della tua tenerezza,
ma raccoglie il pieno consenso e la simpatia
della nostra ragione. Noi adoriamo perciò
l’infinita tua misericordia verso di noi.
Sì, o mio Signore,
benché tu abbia lasciato il mondo,
vieni offerto giornalmente nella Messa;
e per quanto tu non possa più soffrire
né morte, né dolore,
ti sottometti all’offesa e alla prigionia
per esercitare verso di noi le tue misericordie
in tutta la loro pienezza.
Tu ogni giorno ti abbassi, poiché, essendo infinito,
tu non potevi porre termine a questa umiliazione
finché esistono coloro per i quali ti sei sottomesso.
Così tu rimani Sacerdote per sempre.
Beato John Henry Newman, Meditation and Devotions, pp.- 319-320.